Un'arringa per Holmes
"Signore e signori della Giuria, Vostro Onore e i presenti tutti. Vorrei cominciare ricordando che la libertà di parola costituisce uno dei pilastri fondamentali delle società democratiche, garantendo il diritto di ogni individuo di esprimere opinioni, idee e critiche senza paura di ritorsioni o censure da chicchessia. Questo principio è sancito da numerose costituzioni e dichiarazioni internazionali dei diritti umani, tra cui l'Art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Tuttavia, la sua applicazione pratica spesso si scontra con dinamiche complesse, che finiscono perlopiù in zone d'ombra obnubilanti, come ad esempio il governo uscente americano, o in contesti come quello in cui ci troviamo, dove il difensore d'ufficio dell'imputato arriva a menzionare persino la figura di un insinuatore seriale, quasi fosse un novello Jack che squarta le prove (?) addotte dallo scrivano qui presente. E invece parliamo di una persona, con diritto di parola signori, semplice diritto di parola, ben argomentato, armonico e mai volgare."
"Venga al dunque dott.Holmes."
"Certo Vostro Onore. Concludo questa mia introduzione dicendo che la libertà di parola implica non solo il diritto di esprimersi ma anche il diritto di ascoltare. E in questo contesto, il "serial insinuator" vorrà pure esercitare il suo diritto di pensare, di correlare ed esprimere punti di vista opinabili certo, ma che dal punto di vista di una mera soggettività, possono essere percepiti come "provocatori" e addirittura "disinformati". E' altresì importante ricordare che questa percezione, se non supportata da prove, da ragionamenti e da pensieri equilibrati, rientra prettamente nella sfera di chi a conti fatti afferma, il mio disegno è più bello del tuo."
Il Giudice italo americano Nick Gragnani guardava ansioso l'orologio. "Venga al dunque Holmes."
"Certo Vostro Onore. Vorrei far notare alla Giuria che le accuse mosse dal difensore d'ufficio verso il presunto "serial insinuator", abbiano un'interessante chiave di lettura; ovvero che possa cioé esser fatta la stessa accusa al medesimo difensore e alle sue arringhe, che nulla apportano al processo se non una grande dovizia di particolari, quasi maniacale. Riconducendomi al pensiero precedente - il mio aneddoto è più inedito del suo, ovvero un cucchiaino regalato dal dott.Buston nel 1948, per l'esattezza un mercoledì pomeriggio di Giugno - presenti Tizio, Caio e la figlia di Sempronio. Pioveva da 2 giorni."
"Obiezione Vostro Onore! Narrativa."
"Accolta! Holmes si attenga al nocciolo della questione, per favore."
"Signori, l'imputato dice - Io posso fare certe cose soltanto quando sento un'ispirazione, che è una specie di comando. Non potrei rifiutarmi - ma i fatti dimostrano che non è così."
"Osservazione non pertinente, Vostro Onore."
"Respinta! Prosegua il suo pensiero Holmes."
"Certo Vostro Onore, qui non stiamo parlando dell’assenza di ego dell’imputato ma del fatto che affermasse di non poter comandare i fenomeni a lui attribuiti quando invece, così è! Il signor Provera, non riportò forse quella sera le testuali parole dell’imputato - Io non sono un Dio a comando? - sì lo disse, e allora come dovremmo chiamare una persona che è in grado di passare attraverso i muri o far passare oggetti attraverso il pavimento come il martello che fece recapitare in modo del tutto paranormale al povero muratore che non credeva nelle sue facoltà? E’ forse un uomo normale colui che ferma la gente per strada affermando di conoscerne presente, passato e futuro? No non lo è, è un Dio a comando… a comando come quando sollevò una pinza pesantissima da terra alla 'Locanda del Cannone d’Oro', di San Secondo di Pinerolo. Quale fu il beneficio in quella circostanza? Nessuno. A meno che non vogliamo affermare in modo lapalissiano che ogni elemento della vita lo sia fintantoché il fine ultimo rimane ignoto, o perlopiù supposto. Prego, se volete mostrare la foto della pinza...."
La Giuria guardò attonita la foto proiettata dal tecnico sullo schermo dell'aula di tribunale.
"Vostro Onore, la foto del dott.Holmes non è presente in nessuna delle monografie che ho curato e parliamo di venti libri e 18572 pagine. Per non parlare poi degli artic..."
"Avvocato, prosegua."
"Grazie Vostro Onore, ancora un attimo e concludo. E da quale ispirazione verso il prossimo sarebbe stato mosso l’imputato quando al passo del Turchino materializzava un gelato dopo l’altro a una povera signora sovrappeso (e sottolineo sovrappeso) che di fronte a suo marito non sapeva proprio spiegarsi la materializzazione dello stesso? Fu un momento terribile per la signora. La figlia testimonierà in aula nei prossimi giorni."
"Vostro Onore, era estate e il gelato poteva rinfrescarle le idee! Rol ci aveva anche avvisato del surriscaldamento glob…"
"La prego dott. Holmes, continui."
"Vengo al dunque Vostro Onore; se l’imputato diceva che - quando tenta di volerli (i fenomeni paranormali), si sente immediatamente inibito. Agisce d’impulso, come sotto la spinta di un suggerimento che suscita in lui una specie di gioia indescrivibile. - ritorniamo con la mente per un attimo alla povera signora sovrappesso e alla "gioia" di sollevare telecineticamente da terra una pinza pesantissima di fronte agli astanti. E' forse questa assenza di EGO? E' forse a questo a cui conduce la fantomatica Conoscenza del dottor Rol ?"
"Vostro Onore è evidente che il dottor Holmes non abbia lett…"
"Grazie dottor Holmes. La Corte si aggiorna a domani."
"Ma Vostro Onore, la mia arringa difens...."
"Ci dorma su avvocato, a domani."


